Miti e tabù. Personaggi e opere iconiche tra idee e simboli

15 giugno -17 ottobre 2022

Eventi Facet

Eventi Facet
  • Tutti
  • Teatro Romano - Verona
  • Castello Sforzesco - Milano
  • Templi di Selinunte
  • Villa Guarienti di Brenzone - Garda
  • Anfiteatro del Vittoriale
  • Villa Mosconi Bertani - Negrar
  • Arengario - Museo del '900 - Milano
  • Basilica Palladiana - Vicenza
  • Cenacolo Vinciano - Milano
  • FAI - Memoriale Brion
  • FAI - Villa Necchi Campiglio - Milano
  • Grotte di Catullo - Sirmione
  • Museo Poldi Pezzoli - Milano
  • Palazzo della Ragione - Padova
  • Teatro Bibiena - Mantova
  • Teatro di Verzura a Villa Guerrieri Rizzardi - Negrar
  • Teatro Olimpico - Vicenza
  • Villa Barbaro - Maser
  • Villa La Rotonda - Vicenza
  • Villa Medici - Roma

Eventi Facet

Eventi Facet
Teatro Romano - Verona

Massimo Recalcati

Bibbia e psicoanalisi

"Decisi di lasciarlo da parte, ma esso mi tormentava come un fantasma inquieto".
Il Mosè di Freud padre della potenza di un'illusione.
L'essenza dell'umano: erotismo, odio, legge e desiderio.
Figli come icone: Caino, Isacco, Giacobbe.
L’invidia, il sacrificio, il crimine, l’inganno, il risentimento, il riscatto.
“Sono forse io il custode di mio fratello?”.
Teatro Romano - Verona

Melania Mazzucco

Il femminile nell'arte tra ideali e tabù

Rivelazione e mistero, creatrice e musa, silenzioso turbamento e voce incantata.
Le grandi ali della dea classica innescano la rappresentazione del dinamismo moderno. La Giuditta di Caravaggio e di Artemisia inscena con grazia chirurgica il delitto dei giusti. La magnetica indifferenza delle giovani di Balthus. La Vergine raccoglie lo stupore nell'apparizione inattesa dell'Annunciazione.
La bellezza guida le arti alla scoperta di un enigma in perenne evoluzione.
Teatro Romano - Verona

Tullio Solenghi

Dio è morto e neanch'io mi sento tanto bene

spettacolo teatrale
Woody Allen!
Sacre scritture e umorismo dissacrante.
"La psicoanalisi è un mito tenuto in piedi dall'industria dei divani".
Il disincanto dello scrittore assale lo spirito del tempo e trascende la materia mistica.
“Mi sono iscritto all’università per laurearmi in filosofia. Fui espulso perché sorpreso a copiare all’esame di metafisica: stavo sbirciando dentro l’anima del mio vicino”.
Getta il sasso e mostra la mano al ritmo incalzante del jazz newyorkese.

Alessandro Nidi - pianoforte e voce
Giulia Di Cagno - violino e voce
Sebastiano Nidi - percussioni
Massimo Ferraguti - clarinetto
Tea Pagliarini - corno
Filippo Nidi - trombone
Teatro Romano - Verona

Federico Buffa

Italia Mundial 82

spettacolo teatrale
L’eroe del mito ha un nome e un fisico qualunque.
Disperso, dato per perso, l’efebo dal guizzo fatale all'improvviso torna a trafiggere e volitare.
Dal confronto coi fenomeni sudamericani, la metamorfosi di una nazione.
"Io triumphe, avventurata Italia!"
L’urlo del coyote, la pipa del Vecio, l’esultanza del presidente-partigiano, le mani del capitano sulla Coppa: ogni gesto capita per diventare iconico.

Alessandro Nidi - pianoforte
Teatro Romano - Verona

Simone Cristicchi

Torneremo ancora - Concerto mistico per Battiato

“Vivere non è difficile potendo poi rinascere…”
Tasselli di coscienza riconnessi nell’arte della variazione.
Sacralità pop in controcorrenti gravitazionali.
Intuizioni poetiche di spiritualità mistiche.
Paradossi al confine di un’ambiguità ironica.
“Noi provinciali dell’Orsa minore alla conquista degli spazi interstellari”

Ospite: AMARA

Valter Sivilotti - pianoforte, arrangiamenti e direzione musicale
I solisti della Accademia Naonis
Lucia Clonfero - violino
Igor e Alan Dario - viola e violoncello
U.T. Gandhi - percussioni
Franca Drioli - soprano
Teatro Romano - Verona

Morgan

I Beatles e il rock degli anni '60

lezione-concerto
Uomini di nessun posto alla ribalta in eterni campi di fragole.
Dall’universo melodico al rock'n'roll, l’innovazione sonora ridisegna il firmamento elettrico delle star.
Un sibilo tra basso e batteria insinua l’istanza del primo coro della swinging London: “Come together”!

Agostino Nascimbeni - batteria
Dario Ciffo - chitarre
Dellera - basso
Gianluigi De Rubertis - tastiere
Lino Gitto - percussioni
Enrico Gabrielli - fiati
Teatro Romano - Verona

Carlo Lucarelli

PPP / Un segreto italiano

narrazione teatrale
Pasolini. Visione profetica, impegno civile, mistero.
La scandalosa poetica della coscienza critica.
Tra affabulazione e canzone, l’enigma di un delitto imperfetto.
“Io muoio, ed anche questo mi nuoce”.

Elena Pau - voce
Alessandro Nidi - pianoforte
Teatro Olimpico - Vicenza

Massimo Cacciari

Musil e “L’uomo senza qualità”

“A volte gli sembrava di essere nato con un talento che al giorno d’oggi non serve a nulla”.
Il romanzo pensato: tutto è interrogativo esistenziale.
Disincanto statistico, ironia dissolvente, senso della possibilità.
Vivisezione e esatta rappresentazione della vita interiore.
Gioco di ruoli e maschere della seduzione.
La logica del sentimento attraversa il Danubio sul ponte cinico di un ambizioso senza meta.
“Un uomo senza qualità è un uomo con tutte le qualità senza l’uomo”.

Letture di Alessandra Zecchini
Teatro Olimpico - Vicenza

Arianna Porcelli Safonov

Totem e tabù: cosa adoriamo, cosa schifiamo

monologo teatrale
Il tamtam propaga luoghi comuni e il già detto del non detto.
Contraddizioni e contrordini, autorevoli banalità, limitazioni autorizzate, la perversione del conformismo perbenista.
Narciso fa Eco al rumore di fondo di un mondo autoreferenziale.
La satira pesca nel torbido per una visione limpida dell’attrattiva totemica dei tabù.
Teatro Olimpico - Vicenza

Vinicio Capossela

'Round One Thirty Five

concerto
Gli esordi espressi nel revival di motivi innalzati a personal standards.
Intorno all’una e trentacinque il club si rianima coi personaggi della vecchia mitologia.
Pioggia e moquette, flashback, nottambuli, nomi esotici di pianobar nell’epico vagabondare tra anima e parole, cupa mondanità, illusioni e malinconia.
“Un mondo pieno di guai, affollato di guitti stralunati, strade chiassose e vecchie macchine”.
Avventurieri di frontiera tra confidenze, segrete proposte e rese in grande stile.

Special Guest
Mirco Mariani - batteria

Enrico Lazzarini - contrabbasso
Antonio Marangolo - sassofono
Giancarlo Bianchetti - chitarra
Monterosso - Cinque Terre

Umberto Galimberti

La poesia e l’esplorazione del territorio delle emozioni

“I poeti usano parole potenti non perché biografiche, ma perché catturano le metafore di base
dell'umanità, ciò in cui l'uomo si muove e verso cui può muoversi”.
Guidare l’emozione o esserne guidati?
La poesia come educazione sentimentale, alfabetizzazione emotiva.
“I poeti sono arrischianti”.
Cenacolo Vinciano - Milano

Massimiliano Finazzer Flory

Leonardo e il mito enigmatico dell’Ultima Cena

Un mito raffigura un evento mitico e crea una nuova mitologia.
Il mistero dell’interpretazione di un mistero.
L’immortalità dell’immagine dell’Immortale.
Terrazza Civita - Roma

Dacia Maraini

Caro Pier Paolo

Nel Vangelo del non risorto, il profeta gioca a calcio con i ragazzini.
Sincerità, lealtà, affetto. Africa, Callas, Orestiade e poesia della solitudine.
Sogni e lettere allo scomparso prematuro.
Moravia, Bertolucci, Morante e il sodalizio di una tenera enclave.
Diario intimo di una delicatezza allegra, epistolario postumo di una profonda comunanza.
“Solo la tristezza di un giorno nemico mi unisce a questa grande vita morta”.

Dialoga Alessandra Zecchini
Villa Guarienti di Brenzone - Garda

Giordano Bruno Guerri

Van Gogh e lo splendore delle ossessioni

La Villa è a punta San Vigilio - Garda.

“Dall'uomo al vero uomo, la strada passa per l'uomo pazzo”.
La frenesia della creazione per esorcizzare il Memento mori.
Dipingere per mostrare la radice dell'esistenza. Solitudine stizzita, violenta sensibilità.
Maniacalità della convinzione.
Epicentro di una travolgente pressione, polverizza l'Impressionismo e catapulta l'arte nel '900.
Genio immolato alla sua eternità.
Anfiteatro del Vittoriale

Ornella Vanoni

Come un attimo senza fine

racconto con canzoni
La voce e lo stile inconfondibili.
Personalità, portamento, talento. Indiscussa Signora della canzone.
Strehler, Pratt, Pasolini, Paoli, Borges, De Moraes… Artista e musa in un percorso esistenziale costellato da protagonisti della cultura attraversato con intelligenza, ironia, eleganza, carisma.

Dialoga Massimiliano Finazzer Flory
Al pianoforte Fabio Valdemarin
Grotte di Catullo - Sirmione

Igor Sibaldi

Cos'è il mito?

Il labirinto d’un desiderio sovrannaturale, gli indovinelli della Sfinge all'incrocio con i dubbi di Edipo, le mirabolanti avventure bibliche e evangeliche, la fiaba eretica di Biancaneve…
Letteratura e filosofia, religione e psicoanalisi, biglietti di sola andata per un risveglio nel mistero.
Favole e verità profonde, il passe-partout per le porte segrete di un immaginario che dà senso e forma al reale.
Cretto di Burri - Gibellina

Massimo Cacciari

Lo strappo simbolico dell'arte

Nel territorio del mito, la scomparsa è attualità.
Strade e passaggi ricomposti nella metamorfosi terapeutica di una archeologia avveniristica.
L’opera è reperto immediato nel repertorio magmatico della terra lacerata.
L’irriducibile presenza dell’arte cementa le macerie per futuri ritrovamenti.
Teatro di Segesta

Umberto Galimberti

La sapienza greca

“Conosci te stesso, secondo misura”.
L’iscrizione sul tempio di Apollo a Delfi traccia il senso dell’esistenza.
Filosofia come pathema, ricerca mai soddisfatta, inquietamente instabile; pensiero legato all’anima, la cui essenza è tensione, anelito, brama.
Il simbolo che salva l’uomo è il filo del logos.
L’essere e il divenire.
“Nessun uomo entra mai due volte nello stesso fiume, perché il fiume non è mai lo stesso, ed egli non è mai lo stesso uomo”.

Per raggiungere il Teatro è necessario prendere il bus navetta (costo 2 euro andata/ritorno), sul quale è richiesta la mascherina FFP2 (per coloro che non l'avessero è possibile acquistarla in loco).

Tempio di Segesta

Massimo Cacciari

Mito e tragedia greca

“La specie di uomini finora meglio riuscita, più bella, più invidiata, più seduttrice verso la vita, i Greci – come? proprio loro ebbero bisogno della tragedia?”
Ambiguità, oscurità, allusività, rivelazione. Sotto la maschera del dio, nelle sentenze oracolanti il mistero dello scompenso tra il mortale e l’eterno.
L’inchiesta dell’indovino è catarsi e dissoluzione, enigma tra generazione e discendenza.
“Ora vedo che anche quel vociare tuo punta al caos”.
Castello di Venere - Erice

Umberto Galimberti

Filosofia, scienza, esistenza

“L’intero apparato della coscienza è un apparato per astrarre e semplificare - non orientato verso la conoscenza, ma verso il dominio delle cose”.
La filosofia come atteggiamento, la scienza come metodo.
Dalla doxa all’episteme, attraverso la razionalità i fondamenti della conoscenza rispetto ai fini.
Teatro Romano - Verona

Samuele Bersani

Cinema Samuele

Canzoni come sogni di celluloide, sale buie come pianeti lontani.
Visioni oblique e surreali.
Il Giudizio Universale non è uno solo: costeggia la lateralità di percezioni e digressioni.
Esplorazioni esistenziali tra armonia e ironia, coccodrilli, scrutatori non votanti, replay e ispirazioni catapultate al settimo cielo.
“Come Mastroianni anni fa”.

Tony Pujia e Silvio Masanotti - chitarre
Alessandro Gwis - piano e tastiere
Stefano Cenci - tastiere
Davide Beatino - basso
Marco Rovinelli - batteria
Michele Ranieri - cori e polistrumentista
Teatro Romano - Verona

Fiorella Mannoia

La versione di Fiorella

Cantami, o diva, del poeta l'aria...
Fossati, De André, Dalla, Battiato, la canzone d’arte attraverso lo spirito del temperamento femminile.
L'empatia accentua il pathos, crea l'aura.
Trepido trasporto, vibrazioni, palpito elegante.
La poesia trova compimento nell'esecuzione ideale.

Max Rosati e Alessandro De Crescenzo - chitarre
Luca Visigalli - basso
Claudio Storniolo - pianoforte e tastiere
Diego Corradin - batteria
Carlo Di Francesco - percussioni e direzione musicale
Villa Mosconi Bertani - Negrar

Yaryna Grusha

Letteratura e miti fondativi

Un immaginario surreale precorre le aspre parabole di Kafka.
Il cappotto vendicatore e il naso reciso del burocrate si aggirano tra le anime morte di Gogol.
Tutto scorre. Gli abissi millenari evocati da Vasilij Grossman dietro l’ombra di Baba Jaga. Vita e destino.
Il Maestro recluso, novello Faust, sogna Margherita nella labirintica giustizia di Mefistofele e Pilato.
Villa Mosconi Bertani - Negrar

Stefano Zecchi

La Bellezza e il suo mito

​La Bellezza come rappresentazione utopica dell'esistenza.
L'enigma filosofico di un concetto che tra eclissi e trionfi rivela il senso del nostro essere.
"La bellezza... può darsi. Spesso un ridicolo, tragico malinteso".
Giardino di Pojega - Negrar

Igor Sibaldi

La scoperta del tabù

Il proibito è sacro.
La morale si svela per simboli e si specchia nelle consuetudini.
La trasgressione è un invito alla frequentazione di demoni e idoli.
Le tavole della legge sono dettate per essere infrante.
Giardino di Pojega - Negrar

Tasmania

Intimismi cosmici e canzoni cult

concerto
“Se stai così vicino non riesco più a sentire il mio calore”.
Assonanze di vicinanze, modelli dell'eterno ritorno a rincorrere la poesia.
Proprie canzoni e canzoni cult da Ciampi e De André a Dalla, riproporre è interpretare.
“Morto un poeta se ne fa un altro”.

Tasmania - voce e tastiere
Giovanni Volinia - chitarra
Moreno di Matteo - contrabbasso
Davide Pilla - batteria
Teatro Romano - Verona

Federico Rampini

Vecchi totem e nuovi tabù

L’Occidente concentrato nella scomposizione del proprio modello.
Ideologie benpensanti impongono colpe da espiare nel suicidio assistito del politicamente corretto.
La religione del nuovo conformismo à la page rinnega l’origine come peccato.
La minoranza totemica distilla tabù per la maggioranza nel nuovissimo testamento del radicalismo istituzionalizzato.
Teatro Romano - Verona

Umberto Galimberti

Nietzsche e il tramonto dell’Occidente

Origine e compimento della metafisica.
La storia del pensiero occidentale come un grande commento a Platone.
La fine del dominio del sovrasensibile, la trasvalutazione dei valori.
La volontà di potenza come desiderio di rinnovamento.
L’oltreuomo insidiato dal funzionario della tecnica.
“Il nichilismo è alla porta: da dove ci viene costui, il più inquietante tra tutti gli ospiti?”
Teatro Romano - Verona

Vittorio Sgarbi

Klimt e Schiele

I visionari dell’Austria Felix edonista, solenne e provocante.
Linee sinuose espandono l’eros da ateliers e salotti, una varietà di pensieri inusuali accoglie con disincanto il finimondo.
Gli sconvolgimenti di una civiltà che produce estetica come materia prima.
Miti e tabù delle scandalose superstar della Secessione in parallelo con Pasolini e Caravaggio.
Teatro Romano - Verona

Guia Soncini

Miti, cliché, nevrosi nell’era dell’esibizionismo

“Dalla lesa morale ti riprendi. È dal ridicolo che non ti riprendi mai”.
Ironia che disinnesca l’ipocrisia.
Provocazione rivelatrice.
Indagine sulle mitologie ai tempi del pluriopinionismo seriale e dell’ostensione delle banalità.
Lo smascheramento della posa nel gesto corrosivo di una puntura di penna.
Teatro Romano - Verona

Stefano Massini

Amore e dopoguerra

L'amore si proietta nella sala cinematografica e si scatena su un palcoscenico rock.
Dall’edulcorata fidanzatina d’America alla promiscuità glamour, dal romanticismo pop al sex appeal bello e dannato.
I miti infrangono i tabù, creano modelli.
“E Dio creò la donna”.
Teatro Bibiena - Mantova

Marco Ongaro

Serge Gainsbourg - Un poeta può nasconderne un altro

lezione-concerto
Tutto brilla in Gainsbourg, soprattutto il buio.
"L'amore fisico è un vicolo cieco".
La musica, la passione, lo stile, il disinvolto anticonformismo.
“Sono un mito vivente, qualche grado al di sopra di una star”.

Pepe Gasparini - contrabbasso
Marco Pasetto - clarinetto e sax
Jessica Grossule - voce e letture
Serre Torrigiani - Firenze

Alessandro Piperno

Baudelaire e l’artificio contro natura

L’infallibile intuito estetico del disadattato chic nella sfida a kitsch e banalità.
Visionario, lucido, debosciato, solennemente disincantato, elegantemente snob, paradossale, caustico.
L’artificio umano come antidoto alla natura.
“Non appena si esce dall’ordine della necessità e dei bisogni per entrare in quello del lusso e dei piaceri, si osserva che la natura non può consigliare altro che il delitto”.
Flora maligna a estirpare melensi romanticismi.
“L’Amore, l’inevitabile Amore, l’immortale Cupido dei confettieri”.
Mitologia e demitizzazione.
“Ciò che ho sempre trovato di più bello a teatro è il lampadario”.

Isola del Garda

Arianna Porcelli Safonov

Lo stile non è acqua

Il boom dei Fifties, la favola dei Sixties, i trasgressivi ’70, gli ’80 da bere: di decennio in decennio il campionario della cultura mass market aggiorna modelli e cliché.
Il demone della seduzione si annida nell’accessorio, l’acconciatura è lineamento, la parola scade, l’outfit è decisivo.
Arti e alta moda pop, interscambi tra trash e chic.
Prada veste il diavolo.
Palazzo della Ragione - Padova

Aldo Grasso

Miti e riti dello specchio dei sogni

La fabbrica delle illusioni riflessa nei suoi prodotti.
Lo specchio catodico inventa la finzione come realtà.
Miti, riti, ritriti. Egemonia sottoculturale e cultura egemonica.
Tutto ciò che è attuale si consuma e ciò che si consuma è attualità.
La rappresentazione di nuovi modelli accende la scatola nera.
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